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Clinica e pratica di lenti a contatto.
Pillole di contattologia specialistica.
In questo blog troverete diverse casistiche cliniche trattate con lenti a contatto pensate, progettate e costruite presso il nostro laboratorio. 
Ogni applicazione eseguita garantendo il massimo rispetto della fisiologia oculare e la migliore soluzione visiva per l'ametrope.
Autore: VALERIO PONTARELLI 20 ott, 2023
Lente a contatto morbida Custom in DEFINITIVE74 su occhio affetto da cheratocono e recidiva di pterigio
Autore: VALERIO PONTARELLI 20 ott, 2023
Protezione da evento fortemente pericoloso per la salute oculare
Autore: VALERIO PONTARELLI 20 ott, 2023
Lente RgP ad appoggio sclerale su occhio con cheratocono.
Autore: Mannu - Pontarelli 03 apr, 2021
Un occhio senza la parte colorata intorno alla pupilla, l’iride, o comunque con una formazione incompleta: è questa la caratteristica più evidente dell’aniridia, una patologia rara che ha nei geni la causa scatenante. Un po’ tutto l’occhio può essere a rischio, infatti, anche altre parti dell’organo come il nervo ottico e la macula (la parte centrale della retina), possono non essere correttamente sviluppate. Le alterazioni nell’anatomia possono, quindi, provocare l’insorgenza di altre patologie oculari e disturbi che possono portare a ipovisione. L’aniridia congenita è presente alla nascita ed è causata da una mutazione del gene PAX6, situato sul cromosoma 11, che determina un incompleto sviluppo dell’occhio. La malattia è spesso trasmessa dai genitori portatori della mutazione (aniridia ereditaria). Un terzo dei casi può invece derivare da una mutazione de novo, ossia una mutazione genetica che si verifica in un bambino i cui genitori non sono portatori della patologia (aniridia sporadica). Per i pazienti la probabilità di avere un figlio con la malattia è del 50% (1 su 2). Le persone affette da aniridia possono soffrire di disturbi visivi associati alla malattia. Tra le conseguenze che disturbano di più c’è la fotofobia, ovvero un’elevata sensibilità alla luce che può abbagliare e che rende difficile vedere, causando anche malessere, dolore o mal di test. Ci può essere anche un movimento involontario e costante del bulbo oculare, detto nistagmo. I pazienti possono, poi, essere esposti ad una maggiore probabilità di incorrere in patologie come il glaucoma, la cataratta e la cheratopatia da deficit limbare che richiedono sorveglianza e interventi mirati. Le persone affette da aniridia di solito trovano difficile adattarsi al cambiamento rapido delle condizioni di illuminazione. Possono essere sensibili alla luce intensa e ai riflessi di finestre, specchi, superfici bagnate o metalliche e spesso devono adattare gli ambienti dove vivono (casa, lavoro e scuola) di conseguenza. Così situazioni che sembrano normali, per chi è affetto da aniridia possono nascondere delle grosse insidie come ad esempio spostarsi dall’interno all’esterno oppure spegnere e accendere le luci; tutto questo può produrre un abbagliamento, anche doloroso, che riduce l’acuità visiva e che provoca incertezza nel movimento. Per questo le persone affette da aniridia generalmente indossano occhiali da sole con lenti altamente protettive all’esterno, per alcuni potrebbe essere necessario farlo anche al chiuso. Alcuni pazienti possono portare lenti a contatto con iride artificiale e pupilla fissa che bloccano la luce. Le lenti a contatto consentono vantaggi come la correzione dei vizi di refrazione e un maggiore comfort, ma richiedono un costante monitoraggio dello stato della cornea. Nella foto specifica, una lente a contatto prostetica dipinta a mano con pupilla fissa applicata sull'occhio di un giovane affetto da aniridia congenita bilaterale.
Autore: Claudio Mannu - Valerio Pontarelli 11 set, 2020
Virginia, 27 anni. Infermiera.Trapianto di cornea bilaterale. In occhio destro visus naturale post trapianto 8/10. In occhio sinistro, a causa di una infiammazione post operatoria ed alcuni episodi dirigetto, il visus non supera 1/10 di visione senza ausilio. In questo occhio, infatti, è presente un astigmatismo corneale molto elevato (14 diottrie). Solo in occhio sinistro, quindi, si è reso necessario l'utilizzo di una lente a contatto rigida ad appoggio sclerale. Grazie all'utilizzo della lente, Virginia ha un recupero totale della funzione visiva. L'acutezza visiva arriva fino ad 10/10! Il recupero della funzione visiva garantisce il recupero dell'autonomia del soggetto. La lente a contatto sclerale è una soluzione ottimale nel post trapianto. Note: il Trapianto di Cornea (o Cheratoplastica) e’ un intervento chirurgico al quale si ricorre in caso di cornee patologiche in cui nessun ulteriore trattamento terapeutico puo’ dare risultati funzionali o conservativi. Dal punto di vista pratico, l’intervento consiste nell’innesto di un lembo corneale prelevato da un donatore ed applicato in una porzione centrale della cornea patologica. Le tecniche chirurgiche oggi piu’ utilizzate sono la Cheratoplastica Perforante (PKP o PK) e la Cheratoplastica Lamellare (DALK). Se nella prima tecnica vi e’ una sostituzione quasi completa dei tessuti corneali, nella seconda si interviene soltanto sugli strati corneali superficiali, con una conseguente serie di vantaggi intra e post-operatori. La selezione della tecnica e’, chiaramente, totalmente a carico del Chirurgo e frutto delle sue valutazioni cliniche. Inoltre esiste anche la Cheratoplastica endoteliale, tecnica innovativa. Nel post-operatorio, in seguito alle trazioni causate dai punti di sutura e alla fisiologica plasticità della cornea trapiantata, si possono avere degli importanti astigmatismi irregolari difficilmente correggibili con l’utilizzo degli occhiali, ma con LAC (RGP, sclerali, ibride,…). La progettazione della LAC post-trapianto corneale deve essere accuratissima e vanno tenuti in grande considerazione tutti i fattori morfologici e fisiologici del segmento anteriore del paziente trapiantato. Una lente con una progettazione approssimativa o con una dinamica errata puo’ causare danni alle strutture della cornea innestata, compromettendo il risultato chirurgico ottenuto. Di fondamentale importanza e’ anche il protocollo di utilizzo e manutenzione della Lente che sarà stilato per il paziente; dovranno essere eliminati o ridotti al minimo tutti i fattori di rischio di complicanze dovute alla LAC, molto piu’ numerosi rispetto a quelli presenti in un normale portatore di Lenti.
Autore: Valerio Pontarelli 28 ago, 2020
Cosa sono le lenti sclerali? Le lenti sclerali sono lenti a contatto rigide lenti gas permeabili di grande diametro, che va da 14mm a 20mm. Sono chiamate lenti "sclerali" perché fanno da ponte sulla cornea (il tessuto a forma di cupola trasparente che copre la parte colorata dell'occhio) e si appoggiano sulla sclera (parte bianca dell'occhio che costituisce la parete esterna dell'occhio). Con lo sviluppo delle lenti rigide gas permeabili a grande diametro è stata necessaria l’introduzione di una classificazione per descrivere queste lenti. Molti sistemi di classificazione si basano esclusivamente sulle dimensioni della lente. Tuttavia, queste lenti potrebbero anche essere classificati in base alle loro caratteristiche di applicazione: le lenti corneali poggiano esclusivamente sulla cornea, entro il limbus (la giunzione tra la cornea e la sclera). Le lenti corneo-sclerali poggiano su entrambi i tessuti, cornea e sclera e si estendono oltre il limbus. Le lenti mini-sclerali e sclerali, comunemente indicati come lenti sclerali, poggiano esclusivamente sulla sclera volteggiando completamente la cornea e il limbus. Quali sono i vantaggi delle lenti sclerali? Le lenti sclerali di grande diametro offrono alcuni vantaggi rispetto alle lenti corneali. Innanzitutto, le lenti sclerali possono essere più comode delle lenti corneali. La cornea è uno dei tessuti più sensibile del corpo. La congiuntiva (tessuto mollo, chiaro che si trova sopra la sclera) è molto meno sensibile della cornea. Le lenti che poggiano principalmente o esclusivamente sulla congiuntiva permettono di avere di meno la sensazione di corpo estraneo nell’occhio rispetto alle lenti piccole che poggiano sulla cornea. Questo è il motivo per cui le lenti sclerali sono estremamente confortevoli.Poi, in alcuni casi, il tessuto corneale è danneggiato. Poiché la lente sclerale non tocca la cornea si forma tra la lente e l’occhio una specie di serbatoio di liquido, generalmente di soluzione salina priva di conservanti, che umetta la cornea e ripristina la superficie oculare. Infine, le lenti sclerali si estendono sotto le palpebre superiore e inferiore e raramente si decentrano. Le lenti sclerali sono infatti, caratterizzate da un'eccellente centratura e stabilità. Chi potrebbe potenzialmente beneficiare di lenti sclerali? I pazienti con cornee irregolari, con condizioni che influenzano la regolarità del film lacrimale e con vizi di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia) che sono candidati all’uso di altri tipi di lenti a contatto, potrebbe beneficiare di lenti sclerali.Le condizioni come il cheratocono e la degenerazione marginale pellucida causano delle irregolarità della cornea. Anche alcune chirurgie (cheratoplastica, chirurgia refrattiva) possono provocare delle irregolarità corneali. Se la cornea non è regolare, non sarà facile correggere la vista con gli occhiali o con la maggior parte delle lenti a contatto morbide. Le lenti sclerali correggono questa irregolarità e consentono una migliore visione, fornendo una nuova superficie anteriore regolare. Alcuni pazienti hanno delle anomalie che colpiscono la qualità o la quantità delle lacrime impedendo di mantenere la superficie dell'occhio liscia e sana. La sindrome dell'occhio secco, graft vs. host disease, la sindrome di Sjögren, la sindrome di Stevens-Johnson e la cheratopatia neurotrofica sono esempi di tali condizioni. Anche alcune condizioni infiammatorie, tra cui il deficit di cellule staminali limbari e cornea pemfigoide, potrebbero causare gravi danni alla superficie anteriore dell'occhio. I pazienti che non riescono a chiudere completamente le palpebre possono avere problemi con la salute della superficie dell'occhio. Il reservoir di liquido sotto la lente sclerale può migliorare il comfort, e può consentire la guarigione della superficie corneale.I pazienti che hanno bisogno di correzione visiva, ma non riescono ad usare gli altri tipi di lenti a contatto, potrebbero trovare lenti sclerali più confortevoli delle altre. Si può beneficiare di lenti sclerali se si dispone di una delle seguenti condizioni: · cheratocono · post trapianto corneale · degenerazione marginale pellucida · occhio secco · Graft versus host disease · sindrome di Sjögren · sindrome di Stevens-Johnson · cheratopatia neurotrofica · condizioni infiammatorie croniche · deficit di cellule staminali limbari · cornea pemfigoide · miopia · ipermetropia · astigmatismo · presbiopia · Altre condizioni corneali Le lenti sclerali sono nuove? Le lenti sclerali sono state le prime lenti a contatto descritte in letteratura medica alla fine del 1800. Tuttavia, le difficoltà di produzione e la mancanza di disponibilità di materiali gas permeabili hanno limitato la diffusione delle lenti sclerali. Nel corso del secolo successivo, c’è stata la grande diffusione delle lenti rigide corneali gas permeabili e morbide. Le lenti rigide corneali gas permeabili e le lenti morbide non riescono a risolvere alcuni dei problemi causati dalle irregolarità corneale e altre malattie dell'occhio. Le lenti sclerali guadagnano popolarità nel 1980 quando il materiale con un’elevata permeabilità all’ossigeno è diventato disponibile e si è potuto realizzare geometrie più sofisticate.
Autore: Valerio Pontarelli 27 ago, 2020
Lenti sclerali: importanza corretta progettazione . 
Lente Sclerale per trapianto di cornea.
Autore: Mannu - Pontarelli 23 giu, 2020
Lente sclerale personalizzata. Progettazione e costruzione lenti a contatto
Autore: VALERIO PONTARELLI 29 gen, 2020
Disponiamo di un laboratorio di costruzione lenti a contatto. Non adattiamo nessuna lente ai vostri occhi, le costruiamo su misura rispettando la fisiologia e la parametria dei vostri occhi. Tempi di consegna ridotti ed altissima precisione. La manualità, e la professionalità trentennale di Claudio Mannu supervisionano tutto il processo produttivo.
Lente Sclerale, Trapianto corneale, Cheratocono, Lente a contatto personalizzata
Autore: Valerio Pontarelli 23 gen, 2020
Applicazione su cheratoplastica perforante, gli innesti sono stati eseguiti 30 anni fa, in questi casi i lembi innestati tendono a fuoriuscire dall'ospite come si vede dalle foto. Il paziente non sopportava piu' di due ore le sue lenti(DX una sclerale e SX una corneale), si decide di progettare ed applicare due lenti sclerali con una profondità sagittale maggiore utilizzando la tecnica della geometria inversa per aumentare la proiezione apicale delle stesse che hanno curvatura ( 6.00 mm). Il risultato è 20/20 in entrambi gli occhi, le lenti sono adoperate comodamente per circa 15 ore giornaliere. Fotogrammi di occhio sinistro con e senza lente, nell'occhio destro sono molto simili.
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Autore: VALERIO PONTARELLI 20 ott, 2023
Lente a contatto morbida Custom in DEFINITIVE74 su occhio affetto da cheratocono e recidiva di pterigio
Autore: VALERIO PONTARELLI 20 ott, 2023
Protezione da evento fortemente pericoloso per la salute oculare
Autore: VALERIO PONTARELLI 20 ott, 2023
Lente RgP ad appoggio sclerale su occhio con cheratocono.
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